Centro Infanzia Maria Montessori - Parrocchia San Domenico ETS Selvazzano Dentro (Pd)


LA NOSTRA IDEA DI SPAZIO EDUCATIVO
Gli spazi non sono mai neutri, ma diventano pensieri e fatti educativi
Lo spazio non è mai solo fisico, ma è anche (e sempre) affettivo, simbolico, metaforico: deve saper garantire una sicurezza materiale ed affettiva, sostenere la crescita in tutti i domini di sviluppo (motorio, affettivo, relazionale e cognitivo), e al contempo configurarsi come fonte continua di interesse per favorire nel bambino l'espandersi della sua presenza nello spazio stesso. La possibilità di vivere uno spazio con o senza percorsi tracciati, di impadronirsene, di modificarlo, controllarlo e interpretarlo sono fondamentali affinchè tutti i bambini e le bambine lo possano abitare a modo loro.
Per questo, il punto di partenza per la progettazione del salone è stato la forte intenzionalità di fare e dare spazio a chi lo abiterà: bambini, figure educative, ma anche le famiglie in alcune occasioni. Il fare spazio ci ha portati a ragionare in parallelo sul vuoto che accoglie: il vuoto non è necessariamente spazio mancante, ma spazio che può essere riempito, partendo dalle caratteristiche dei bambini, degli educatori, del gruppo, spazio che il bambino può conquistare con il proprio movimento, che può accompagnare (e sostenere) la sua crescita. Inoltre, uno spazio sufficientemente vuoto può aiutare l'adulto a giocare la distanza con il bambino, sia da un punto di vista fisico che affettivo-relazionale; la figura educativa avendo la possibilità di scegliere se stare "più vicino o più lontano" a seconda del bambino o del momento della giornata che il bambino sta vivendo, può sostenere in maniera più efficace la sua autonomia sia fisica che relazionale.
La nostra intenzione è che l'Atelier della crescita offra un ambiente in grado di contribuire efficacemente al benessere quotidiano di bambine e bambini e degli adulti che ne hanno cura perchè in grado di adattarsi a diverse esigenze. Per questo l'allestimento gioca sulla caratterizzazione e, parallelamente, sulla flessibilità dei diversi angoli. Essi sono facilmente riconoscibili per la funzione specifica che hanno, ma al contempo in grado di ospitare e accogliere diverse esigenze, di sostenere e incoraggiare nel bambino il desiderio di esplorare e di conoscere, di essere, quando serve, trasformabile. Questa combinazione di stabilità e flessibilità consente non solo di variare lo spazio a seconda del gruppo di bambini, ma anche di apportare giornalmente piccole modifiche che meglio corrispondano alle necessità del gruppo in quella specifica giornata (o momento della giornata).
Infine, recuperando la logica del bambino di oggi e di domani, abbiamo cercato di costruire un equilibrio tra digitale e naturale: un intervento educativo attuale non può escludere il digitale, ma deve saperlo integrare nelle proposte educative affiancandolo ad esperienze che connettono il bambino al mondo naturale, sia attraverso il contatto diretto con la natura sia attraverso l'incontro con allestimenti e materiali prevalentemente naturali. A fianco delle esperienze di gioco tipiche della quotidianità dei bambini del nido e della scuola dell'infanzia (il gioco con il corpo, la costruzione, il faccio finta di...) l'Atelier offre altre, ricche stimolazione che derivano da un utilizzo combinato di diverse strumentazioni digitali e tecnologiche, in grado di stimolare in forma dedicata e/o combinata diversi canali sensorialo (vista, udito, tatto, etc) e offrire anche esperienze percettivamente immersive.